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Eccoci di nuovo a dicembre, il mese più “calorico” dell’anno, ricco di festeggiamenti e di proposte culinarie sempre più invitanti e golose.

Gli esempi che rappresentano da tradizione il Natale sono, senza ombra di dubbio, il Panettone e il Pandoro, e sulle nostre tavole non mancheranno; la preferenza è difficile da stabilire ed è soggettiva.

Sicuramente, vi sarà sorta questa domanda: fa più ingrassare il panettone o il pandoro? Vi siete mai chiesti come sono fatti?

Vediamo insieme le caratteristiche dei due dolci tradizionali.

IL PANETTONE

In base all’art. 1 del Decreto Ministeriale del 22 luglio del 2005, si afferma che “la denominazione «panettone» e’ riservata al prodotto dolciario da forno a pasta morbida, ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida, di forma a base rotonda con crosta superiore screpolata e tagliata in modo caratteristico, di struttura soffice ad alveolatura allungata e aroma tipico di lievitazione a pasta acida”.

La legge è molto severa a riguardo e impone che gli ingredienti obbligatori siano: farina di frumento, zucchero, uova di gallina di categoria A quindi uova fresche, materia grassa butirrica, quindi burro, in quantità non inferiore al 16%, uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 20%, lievito naturale costituito da pasta acida e sale.

Oggi, sul mercato, esistono una notevole varietà di panettoni, con diversi ingredienti aggiuntivi, come cioccolato, frutta secca o addirittura salati; questi sono delle varianti che non vanno a sostituire gli ingredienti obbligatori previsti dal disciplinare.

IL PANDORO

In base all’art. 2 “la denominazione «pandoro» e’ riservata al prodotto dolciario da forno a pasta morbida, ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida di forma a tronco di cono con sezione a stella ottagonale e con superficie esterna non crostosa, una struttura soffice e setosa ad alveolatura minuta ed uniforme ed aroma caratteristico di burro e vaniglia”.

Quali sono i suoi ingredienti obbligatori? Farina di frumento, zucchero, uova di gallina di categoria A quindi uova fresche, materia grassa butirrica, quindi burro, in quantità non inferiore al 20%, lievito naturale costituito da pasta acida, aroma di vaniglia o vanillina e sale.

Quali sono le differenze? Quale sarà il più calorico?

Il pandoro risulta più grasso, e quindi calorico, per la maggiore quantità di burro presente rispetto al panettone; di contro il dolce tipico milanese, presenta una ricchezza in zuccheri semplici, dovuti alla presenza di uvetta e canditi.

Quindi, quale scegliere? A voi la scelta, in base ai vostri gusti; abbiamo circa le stesse kcal con una maggiore o minore presenza di zuccheri semplici e grassi, che vanno a bilanciare l’apporto calorico.

La scelta dove, invece, dovrà ricadere? Non vi dico di rinunciarvi ma di “imparare a scegliere”, come?

  1. Leggendo bene l’etichetta alimentare con gli ingredienti riportati

  2. Preferendo le versioni semplici e classiche

  3. Mangiando con moderazione

  4. Preferendone una fetta a colazione, piuttosto che dopo un pasto già ricco e calorico.

Non abbuffatevi di panettone e pandoro, non andranno a male, e le date di scadenza hanno tempi medi di consumo; dosate le fette di dolce e non dimenticate di fare attività fisica!

Buone feste a tutti voi!

©2024 Manuela Mapelli | Biologa - Nutrizionista | P. IVA: 03456770134 | Via Vittorio Veneto, 13 - Lecco | +39.347.2379913 - manumapelli@gmail.com | Privacy Policy

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