grassi-idrogenati-4

Cari lettori, sicuramente avrete già sentito parlare dei grassi idrogenati, ma sappiamo realmente che cosa sono, come vengono prodotti, dove si trovano e gli effetti che hanno sulla nostra salute? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

Innanzitutto, sono dei particolari grassi prodotti in modo del tutto artificiale, seguendo processi produttivi complessi, che prendono il nome di IDROGENAZIONE.

Questa tecnica trasforma i grassi polinsaturi in altri tipi di grassi, i grassi trans, i responsabili di numerose malattie, in primis quelle legate all’apparato cardiocircolatorio.

Come si ottengono?

Partendo dal riscaldamento di oli vegetali misti(palma, colza…) a temperature molto elevate, si aggiungono delle molecole di idrogeno e un catalizzatore (elemento o composto che aumenta la velocità di reazione), come nichel, rame o platino; con questa tecnica si altera la struttura chimica inizale delle molecole di carbonio, creando dei legami semplici, detti “legami trans”. Questi, in natura, non esistono e andranno a dar vita ai grassi idrogenati che in seguito, sottoposti ad un secondo trattamento (deodorazione), andranno a costituire le cossiddette margarine, che trovate al supermercato.

A cosa serve l’idrogenazione?

Si ottiene un prodotto più sfruttabile a livello commerciale perché:

  • i tempi di conservazione sono molto più lunghi;

  • il prodotto è più stabile, solido e consistente (simile al burro);

  • stabile alle alte temperature (fritture ripetute)

Dove li troviamo?

Gli alimenti più a rischio sono le margarine (meglio il classico burro se proprio si deve scegliere), i gelati particolarmente quelli di derivazione industriale, prodotti industriali da forno (biscotti, cracker, grissini, taralli…) utilizzati per aumentare i tempi di conservazione, alimenti da fast food e il cioccolato; quest’ultimo, per essere vero cioccolato, deve contenere solo burro di cacao, quindi controllate l’etichetta con gli ingredienti.

Perchè sono dannosi per la salute?

  • aumento del colesterolo: incrementa la produzione del colesterolo LDL (“cattivo”) nel sangue, riducendo il colesterolo HDL, “buono”; ciò aumenta il rischio di aterosclerosi e malattie legato all’apparato cardiocircolatorio. Inoltre, induce l’aumento di trigliceridi e predispone l’organismo allo sviluppo di malattie metaboliche.

  • Rischi epatici: recenti studi hanno dimostrato che inducono il soggetto ad avere il “fegato grasso” o steatosi epatica, una patologia che si verifica quando la dieta è ricca in grassi saturi che vanno ad accumularsi a livello epatico.

  • Obesità: come tutti i grassi, a maggior ragione i trans, aumentano il rischio di obesità, soprattutto per i frequentatori di fast food o per chi consuma constantemente prodotti industriali confezionati.

  • Effetti cancerogeni: il nostro organismo non è in grado di riconoscere queste molecole modificate da “cis”, riconosciuta in natura, a “trans”, non riconosciuta.

Cari lettori, il consiglio che posso darvi, è quello di controllare bene gli ingredienti riportati sulle confezioni dei prodotti che consumate e cercate di evitare fast food e cibi che hanno una scadenza molto lunga. Occhio a fare la spesa!!!!

©2024 Manuela Mapelli | Biologa - Nutrizionista | P. IVA: 03456770134 | Via Vittorio Veneto, 13 - Lecco | +39.347.2379913 - manumapelli@gmail.com | Privacy Policy

Log in with your credentials

Forgot your details?