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Cari lettori, anche oggi affronteremo una tematica molto risentita, la ritenzione idrica, ma esattamente cos’è?

Erroneamente viene confusa come sinonimo della cellulite; in realtà sono due disfunzioni ben distinte che, ad ogni modo, possono essere presenti entrambe.

La ritenzione idrica è una disfunzione del sistema endocrino che colpisce molto più le donne rispetto agli uomini, in cui l’organismo tende ad accumulare i liquidi nello spazio intercellulare, zona ricca di tessuto adiposo. Ricordiamo che la donna, fisiologicamente, ha una percentuale maggiore di tessuto adiposo rispetto all’uomo; ed è anche per questo motivo che le donne, sono le più colpite.

Visivamente come si manifesta?

Si presenta sottoforma di “effetto a buccia d’arancia”, tutto ciò a causa della compromissione del microcircolo, ovvero vasi sanguigni e linfatici che sono localizzati nel tessuto sottocutaneo. Il mal funzionamento della circolazione, venosa e linfatica, oltre all’accumulo di liquidi extracellulari (visibili sottoforma di gonfiori ed edemi), predisporrà l’organismo ad accumulare grasso e ad ostacolare l’eliminazione delle scorie.

Quali sono le cause?

Non è definita una patologia, salvo rari casi, ma è una conseguenza ad uno stile di vita squilibrato. Le cause possono essere diverse: alimentazione sbilanciata e ricca in sale, grassi saturi e cibi raffinati, vita sedentaria, abuso di farmaci, fumo e alcolici oppure per patologie gia preesistenti. Tutto ciò genera uno squilibrio del bilancio idrico salino dell’organismo.

Che ruolo svolge l’alimentazione?

Una dieta ricca in sodio e grassi saturi e povera di acqua, fibre e grassi polinsaturi è un ingrediente fondamentale per lo sviluppo della ritenzione idrica. Se aggiungiamo anche una totale assenza di attività fisica, fumo, consumo di alcolici e bibite gasate e zuccherine, la comparsa della ritenzione sarà inevitabile.

Quali sono i cibi da evitare?

Insaccati, dadi da cucina, sottaceti, margarine, prodotti pronti, pizza, alcuni tipi di pane, bibite gasate, cioccolato e formaggi stagionati.

Consigli pratici:

  • evitare le fritture, soprattutto al ristorante; la qualità dell’olio non è mai certa
  • sostituire il sale con le spezie (pepe, peperoncino, curry, zenzero) ed erbe aromatiche (origano, maggiorana, rosmarino..)
  • evitare di consumare la liquirizia, perchè contiene la glicirizzina, sostanza che, se assunta a grandi dosi, crea squilibrio idrico
  • idratare costantemente l’organismo con acqua naturale iposodica
  • praticare regolarmente attività fisica, preferendo gli sport all’aria aperta
  • consumare frutta (anans, pompelmo, limone, mirtillo rosso, banana) e verdura (pomodori, cetrioli, finocchi, peperoni) almeno 2-3 porzioni per ciasuno al giorno
  • consumare cibi integrali e legumi
  • assumere tisane drenanti (che contengono Centella asiatica, Betulla e Ananas), e thé verde.
  • Non abusare con la caffeina
©2024 Manuela Mapelli | Biologa - Nutrizionista | P. IVA: 03456770134 | Via Vittorio Veneto, 13 - Lecco | +39.347.2379913 - manumapelli@gmail.com | Privacy Policy

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